Tornando a casa dal medico questa mattina, ho notato questo poster:
Street art LGBTQQIA: “Sant_a Diversita”. Martire, aggiungerei, visto che è stata vandalizzata (con intento censorio, temo). Giustamente, visto il soggetto, con underscore anziché asterisco, per includere tutti i soggetti che si situano tra transgender, intersex, questioning e quant’altro.
Di fronte all’edicola vicino a casa mi è poi caduto l’occhio sulla copertina odierna della B.Z.:
“E se Berlino fosse Israele?”, si chiede il quotidiano cittadino dell’editore Axel Springer AG (quello di Bild, per capirci). La B.Z. è un fogliaccio populista, scandalistico e forcaiolo. In occasione di questo nuovo terribile capitolo del conflitto israelo-palestinese, decide di abbracciare la posizione ufficiale del governo tedesco: Israele ha il diritto di difendersi dagli attacchi provenienti dalla Striscia di Gaza. In questo caso mi trovo quindi d’accordo con Angela Merkel, Guido Westerwelle e la B.Z. Fermo restando che sono molto poco informato sulla storia di Israele e dei territori palestinesi e che, come ogni evento che riguarda questo fazzoletto di terra, ci sono una marea di “sì, però”. Ma non è della mia opinione che volevo discutere. Mi è molto piaciuta questa cartina elaborata dalla redazione della B.Z. per rendere l’idea di cosa voglia dire vivere nel terrore costante: nelle pagine 2 e 3 il giornale propone una vista ravvicinata della Berlino sotto attacco, con razzi che cadono su Zehlendorf/Sha’ar HaNegev, Frohnau/Holon, Heiligensee/Ashdod, Staaken/Ashkelon, Birkenwerder/Tel Aviv, Hönow/Gerusalemme, Potsdam/Sdot Negev, Tiergarten/Kiryat Malakhi, Friedenau/Netivot, Steglitz/Be’er Sheva e il Westend/Be’er Tuvia. Spero che domani la B.Z. provi a farmi capire com’è vivere nella Striscia di Gaza. Ora vado a leggere cos’ha da dire Giovanni Fontana a proposito della “mappa bugiarda” che gira da un po’ di tempo in rete, sapendo che non riuscirò mai a starci dietro e chiedendomi quando troverò la forza di approfondire questo tema, per esempio leggendo il libro di Claudio Vercelli che ho comprato non so quanto tempo fa, e se sia possibile trovare una posizione giusta ed equilibrata sull’argomento.