Stavo spulciando nella cartella “bozze”, tra i post iniziati e mai finiti, e ho trovato questo post mai nato del 23 novembre 2013. La situazione è più o meno simile (più acciacchi, meno impegni mondani; più lavoro bello, meno lavoro stronzo), ma io nel frattempo sono molto cambiato, credo. Sono meno confuso, un po’ più solido… Non so, ci devo pensare.
Fatto sta che ho deciso di farvi leggere questo non-post. A un anno dal suo concepimento, nella sua scabrosità di bozza. Più come spunto di riflessione che altro. (Forse anche come trampolino di lancio per un post vero e proprio e nuovo di zecca. Ma anche come lancio del vecchio dalla finestra, come i piatti a capodanno). Rifletto io, ma riflettete anche voi su quanto siete cambiati dall’anno scorso.
BOZZA DEL 23/11/13:
SS ci segnala questo divertente creatore di GIF canadese (scene di vita contemporanea e tableau surreali realizzati partendo dalle figure di svariati dipinti di epoca moderna, soprattutto di scuola nordica) e io, senza chiedere l’approvazione di Lupo, ve lo rimbalzo. Per chi vuole farsi un’idea senza sfogliare pagine su pagine: qui, qui e qui. Anche perché a sfogliarlo troppo rischia di stomacarti, come molte cose. Comunque, per quanto molti post di questo James siano semplicemente sciocchi (rappresentano la sua “silly personality”, mi ha detto per mail), in generale mi sembra che il suo lavoro sia molto più sostanzioso di questo video che si vede in giro da qualche settimana: se lì l’autore si è limitato a ricavare degli sketch comici da una serie di quadri più o meno famosi, il “divertente creatore di GIF canadese” sta mettendo in piedi un mondo parallelo. Insomma, ho appunto scritto a questo James e mi ha detto che la sua intenzione è di ricavarne una mostra: credo che potrebbe venirne fuori una bella cosa. Io gli ho anche suggerito di partecipare a questo concorso del Rijksmuseum di Amsterdam.
E vi ho detto (certo che non ve l’ho detto) che tre mercoledì fa mi sono fatto portare da SS al Märkisches Museum? Con molto imbarazzo, tanta vergogna e un pizzico di nonchalance, devo ammettere che non ci ero mai stato: quasi imperdonabile per un fan di Charlotte von Mahlsdorf, che per una ventina d’anni fu magazziniere, guida e restauratore di organetti e orologi (tutto al maschile perché per la direzione del museo era un uomo). Si tratta di un museo sulla storia di Berlino e del Brandeburgo (“märkisch” sta per Mark Brandenburg, ovvero marca di Brandeburgo) … Bellissimo, meriterebbe un post molto più … Di sicuro si merita qualche altra visita. Per ora accontentatevi di queste fotacce insignificanti che ho fatto
Mentre MA segnala a SS questo video… (Fuego en Castilla), io invito M. e Lupo a un… Niente, questi ultimi mesi dell’anno sono un delirio: andiamo tutti fuori di testa, soprattutto i clienti che … Facebook è un … di segnalazioni e si finisce per perdersi tra video, articoli, gallerie fotografiche… Gli inviti a eventi più o meno pubblici intasano la casella di posta elettronica, il cellulare (per chi come me ancora fa uso di SMS), la segreteria telefonica…
And he stole from the rich and the poor and the not very rich and the very poor (Morrissey, The First of the Gang to Die)