ORE 19:15
Io con la mia bottiglia di Beaujolais nouveau nello zaino lanciato verso casa dove mi aspettano la pizza e il plumcake di Pulce e l’upo.
Ale
29 giovedì Nov 2007
Posted Ale, Fu Splinder
inORE 19:15
Io con la mia bottiglia di Beaujolais nouveau nello zaino lanciato verso casa dove mi aspettano la pizza e il plumcake di Pulce e l’upo.
Ale
27 martedì Nov 2007
Posted Ale, Fu Splinder
inLa mia collega ucraina mi ha raccontato che nel suo paese si dice, con un mezzo sorriso: “Ciao, sono la zia dal Brasile!” quando una notizia o un evento ti capitano addosso inaspettatamente e ti mettono un po’ in difficoltà. L’espressione viene da un film russo dove una sedicente zia ricca brasiliana si presenta di punto in bianco e porta scompiglio in famiglia.
O almeno questo è quello che ho capito interpretando l’inglese/tedesco della mia collega.
In metropolitana due omoni vestiti da lavoro (muratori?) con le mani grosse e callose infilavano a turno l’indice in un barattolo di nutella, se lo infilavano in bocca e succhiavano.
L’insegnante di ginnastica oggi era malata. L’ha sostituita un amore di ometto che vicino al proprio materasso ha adagiato un pupazzetto di Ernie prima di iniziare a spiegarci gli esercizi.
Ale
14 mercoledì Nov 2007
Posted Ale, Fu Splinder
in“I want you to be patient with me, because I don’t know exactly where I’m going yet.”
(Gena Rowlands al tassista, salendo nel taxi in Love Streams di John Cassavetes, 1984)
Ale
01 giovedì Nov 2007
Posted Ale, Fu Splinder
inMessaggio di Lupo:
Ma cosa succede oggi? Almeno tre ragazze per strada mi hanno esplicitamente guardato i pantaloni sdruciti o il loro contenuto
Risposta di Ale:
Ci si cerca un maschio per l’inverno
Tornando a casa mi sono fermato al negozio di semi di Erkstrasse a comprare due etti di caldarroste. A Berlino ce ne sono diversi di questi negozi: vendono semi tostati, frutta secca, turkish delight. Il più famoso è quello di Oranienstrasse, Smyrna Kuruyemis, che è anche un café. Aperto ad oltranza, i tavoli sistemati sul marciapiede d’estate sono affollatissimi di gente che beve tè e sgranocchia semi di girasole. Il mio ex-collega greco mi raccontava che anche nel suo paese d’origine è tradizione trovarsi a masticare, sorseggiare e chiacchierare in posti come questi. Che turchi e greci abbiamo così tante cose in comune e spesso non vadano d’accordo mi turba un sacco. Sì, ok, il liquore all’anice i primi lo chiamano raki e i secondi ouzo, ma alla fine è la stessa cosa, no?
A casa ho constatato che se dovessero passare i bambini per la menata del trick or treat potrei offrirgli nella migliore delle ipotesi dei confetti al propoli. Due anni fa un gruppetto suonò alla nostra porta e non avevo niente da dargli. L’anno scorso ho quindi comperato mezzo quintale di cioccolatini e poi non è venuto nessuno. Quest’anno avevo pensato di comprare qualcosa, magari moderando le quantità, e alla fine me ne sono dimenticato. Per ora il campanello non ha ancora suonato.
Alla fine stasera niente dvd. Ho telefonato ai miei e poi mi sono messo a leggere il libro che ho sottratto a mia madre l’ultima volta che sono andato a trovarla: “Restar giovani. Come fare” di Sydne Rome. Una chicca del 1991 che mia madre comprò di slancio per poi non riuscire a leggere neanche il primo capitolo: “Mi ha messo una tristezza! Mi ha fatto sentire di un vecchio”. Io sono affascinato dall’oltritudine© dell’oggetto (no, dico, Sydne Rome) ma sono anche seriamente intenzionato a leggere e mettere in pratica. Sì, insomma, ora vediamo. Ci sono un sacco di foto ed esortazioni tipo: “Mettete un disco di musica ritmata e scandite con brio i vostri esercizi. Respirate sempre con vigore, sorridete… e buon divertimento! Ma prima legatevi la guaina, ragazze.” La guaina?
Ale