Deve essere ben strutturato. L’ideale è un abile gioco di lotti aperti e definiti e zone di movimento e avventura… insomma, che non ci sia solo un’enorme superficie erbosa aperta, bensì che vengano costruite delle stanze, come in un edificio, attraverso isole di vegetazione o l’applicazione di siepi. Ci devono essere delle zone nelle quali succede qualcosa e altre in cui ci si possa sedere e osservare…”
Così inizia l’intervista a Stephan Buddatsch, architetto del paesaggio ed emerito sconosciuto (che al Viktualienmarkt di Monaco ha fatto una scultura floreale per Absolut Vodka), nell’ultimo numero di “zitty”: copertina dedicata ai parchi di Berlino, ai quali la definizione di Buddatsch calza perfettamente.
Con la bella stagione si sono riempiti di gente, ogni giorno della settimana, quasi a tutte le ore (di notte in posti come il Viktoriapark o il Volkspark Friedrichshain si vedono spesso gruppi di amici seduti su una coperta puntellata agli angoli da quattro aste in cima alle quali una fiamma si agita al vento), ogni tipo di gente, che fa le cose più disparate, e ogni parco ha le proprie peculiarità.
“zitty” ne consiglia e recensisce 17. In realtà sono molti di più. Se qualcuno di voi avesse intenzione di venire a Berlino nei prossimi mesi, consiglio vivamente di visitarne il più possibile. Sono una delle cose più belle che offra la capitale tedesca e sono degli specchi, delle miniature, di questa città.
I miei preferiti:
Treptower Park
Grandissimo, addossato alla Sprea, tagliato dalla Puschkinallee. Contiene un luna park abbandonato (il proprietario è scappato in Sudamerica dopo il fallimento portandosi via alcune giostre, ma molte sono rimaste lì: i dinosauri, per esempio) e il mastodontico monumento ai caduti sovietici della Seconda Guerra Mondiale, una balera per anziani e una discoteca in una torretta. Particolarmente amato dalle lesbiche.
Humboldthain
Tante rose e scoiattoli, una collinetta con vista sul cemento (davvero romantica, non scherzo), la parete di un bunker usata come palestra da arrampicata.
Volkspark Schöneberg / Wilmersdorf
Un lungo serpentone verde dove un giorno io e Lupo abbiamo visto un enorme picnic di cinesi. Un cervo dorato in cima a una colonna.
Pankow Bürgerpark
Visitato di notte era malinconico e un po’ spettrale. Si dice che vicino al recinto delle caprette si vada ad infrattarsi (attenti alle zecche).
Viktoriapark
Una delle poche alture naturali di Berlino, con cascata artificiale che, vista dall’alto, finito il verde, prosegue idealmente tra due file di edifici nella Großbeerenstrasse. Monumento di Karl Friedrich Schinkel in metallo smaltato di verde alle vittorie prussiane contro Napoleone.
Volkspark Friedrichshain
Frequentatissimo, quasi esclusivamente da studenti. Io e Lupo ci andiamo per arrampicarci su un coso di cemento appositamente costruito. Attorno alla fontana con gli animali delle favole (Märchenbrunnen) si batte.
Volkspark Hasenheide
Tanti spacciatori simpatici anche se un po’ sfacciati. Grande e non esattamente tranquillo. Confina con vari cimiteri e con l’aeroporto di Tempelhof.
Görlitzer Park
Era una stazione della metropolitana e qualche rovina è rimasta (a proposito: anche l’aeroporto di Tempelhof verrà convertito in parco quando sarà pronto il mega terminal di Schönefeld). Affollatissimo, barbecue sotto ogni albero, frisbee calcio volano pallavolo baseball, famiglie turche e giovani di ambo i sessi e di tutti gli orientamenti sessuali possibili, pochissimo verde.
Wuhlheide
Praticamente un bosco, con anfiteatro, parco giochi per bambini e binari abbandonati di una microlinea ferroviaria della DDR.
Tiergarten
Il più famoso, il più turistico. Colonna della vittoria (Siegessäule) sotto la quale si raccolgono tutte le grosse manifestazioni (dall’orrida Love Parade al corteo dei metalmeccanici, dal CSD alla marcia pacifista), Haus der Kulturen der Welt, Schloss Bellevue (residenza presidenziale), le sculture dedicate a Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht (assassinati qui), laghetti (tra cui quello dei pesci rossi attorno al quale i testimoni di Geova si riunivano clandestinamente ai tempi del nazismo), il monumento alla liberazione di Berlino da parte dell’Armata Rossa costruito immediatamente dopo l’8 maggio ’45 con i blocchi di marmo della Cancelleria di Hitler (comunque è molto più bello quello del Treptower Park). Battuage selvaggio (devo ancora capire dove esattamente, ma le guide dicono che questo è il signor cruising park della città, bò).
Nelly-Sachs-Park
Minuscolo, con chiesa di mattoni rossi che lo sovrasta e laghetto con ninfee.
Michaelkirchplatz-Oranienplatz-Wassertorplatz
Non esattamente un parco bensì una lunga lingua di verde e ghiaia che comprende tre non-esattamente-piazze ed è fiancheggiata da un muretto. Tagliata da varie strade, tra cui la Skalitzer (con linea della metropolitana sopraelevata). Finisce nel Landwehrkanal e nel Blöcklerpark con vista sulla Krankenhaus am Urban. Bellissima la St. Michaelkirche abbandonata. Laghetto sotto il livello della strada. Non molto frequentata.
Per chi poi ama i giardini: Botanischer Garten, Schlosspark Charlottenburg, Britzer Garten, Zoologischer Garten e il fratello dell’Est Tierpark. Per chi ama il verde verde ci sono inoltre due boschi a ovest e sud-est dell’agglomerato urbano, per non parlare di tutto il Brandeburgo attorno alla città.
Ditemi, sinceramente, sto diventando troppo guida turistica? Ci sono troppe cose “abbandonate” e troppi “laghetti” negli spazi verdi berlinesi? Sono fazioso? Avete gli occhi e l’apparato sintassi-digerente che si contorcono? Siete arrivati alla fine di questo post?
Ale